Foto Fonderia Artistica Battaglia

Mostra

Gianni Politi
Le stelle per te, dentro

Ingresso gratuito

È possibile dipingere eternamente lo stesso quadro, pur modificandolo ogni volta? La pratica di Gianni Politi (Roma, 1986) oscilla tra la figurazione e l’astrazione, attraverso una serie di processi in cui l’una completa, alimenta e dà senso all’altra. Lavorando per anni sullo stesso ritratto, nato inizialmente per essere riprodotto in piccolo formato, ma che ha via via acquisito dimensioni sempre maggiori fino a raggiungere grandissimi formati, la serie di dipinti figurativi è stata accostata nel tempo al lavoro più astratto dell’artista. Utilizzando materiali classici e in linea con la tradizione pittorica italiana, la poetica di Gianni Politi ruota intorno a concetti quali vita, morte, memoria e rinascita. Per Triennale l’artista ha ideato un'installazione inedita, in cui un nuovo lavoro è in dialogo con serie pittoriche precedenti ed elementi scultorei zoomorfi, rimandanti alle rane, anfibi che in molte culture simboleggiano sia il concetto di metamorfosi sia quello dell’attraversamento della soglia tra mondi.

Crediti

A cura di Damiano Gullì, curatore per Arte contemporanea e public program di Triennale Milano

Highlights

Veduta della mostra, foto di Gianluca Di Ioia

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Sculture piramidali di Lynn Chadwick, nell’allestimento del Grande numero: l’intervento figurativo a grande scala
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Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
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Modella posa nella sezione del Messico durante un servizio fotografico di moda
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Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore.<br/>Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
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Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
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