Guintche
Marlene Monteiro Freitas
Durata 60’
La performance si fa spettacolo di trasformismo e pantomima nel lavoro dell’artista capoverdiana Marlene Monteiro Freitas, tra le figure più originali e rilevanti della scena performativa internazionale. Ispirata dalla parola “guintche”, che nella sua lingua natia può riferirsi a un tipo di uccello, a una prostituta o a un modo di fare incoerente, Freitas incarna molteplici creature, in un susseguirsi di istantanee che vedono alternarsi in scena un pugile, una marionetta, un’acrobata, un clown. Ondeggiando goffamente e contraendo il viso in un crescendo di espressioni grottesche, l’artista elettrizza il palcoscenico con una performance straordinaria fatta di sudore e fatica muscolare, in cui il corpo diventa il campo di battaglia tra diverse creature in lotta.
Marlene Monteiro Freitas, nata a Capo Verde nel 1979, ha lavorato con coreografi come Loïc Touzé, Emmanuelle Huynh, Tânia Carvalho e Boris Charmatz. Tra le sue creazioni ricordiamo RI-TE (2022; con Israel Galván), gli spettacoli Bacchae- Prelude to a purge e Idiota e l'esposizione X AND (2022; basata sulla pittura di Alex Silva), Canine Jaunâtre 3 (2018; per Batsheva Dance Company), (M)imosa (2011; con Trajal Harrell, François Chaignaud e Cecilia Bengolea). Nel 2015, a Lisbona, ha co-fondato P.OR.K, che da allora produce il suo lavoro. Nel 2018, le è stato conferito il Leone d'Argento dalla Biennale di Venezia.