Il podcast che pubblichiamo è un racconto condiviso di NOBODY’S INDISCIPLINE 2020/UNTOUCHABLE VERSION, esperienza che si è svolta dal 4 al 9 maggio 2020 e ha coinvolto artist* provenienti da tutto il mondo.
Podcast ideato e realizzato da Glauco Salvo, con i partecipanti di Nobody's Indiscipline 2020
Nobody's Indiscipline è una piattaforma indipendente e multidisciplinare per lo scambio di pratiche nelle performing arts che ha generato, in questi anni, incontro, produzione di pensiero, scambio, legami, e un momento di respiro laterale alle logiche produttive.
Sin dal primo momento, nello spavento e nella confusione, Nobody's Indiscipline si è manifestata nel suo splendore: difettosa, storta, informe. Nobody's ha reso visibile che una dimensione di ricerca, scambio e incontro può generarsi in maniera libera, orizzontale e non spendibile. La sua inafferrabilità, insieme al desiderio di non identificarsi e definirsi, continuano a renderla indipendente da qualsiasi firma.
Quest’anno, avendo programmato gli incontri nella prima settimana di maggio, ci siamo trovati davanti a molte domande, tra cui se posticiparla o provare a spostarla nell’etere. Poiché Nobody's è la condivisione di un bisogno al presente ed è, per sua natura, chiamata a generare domande, pensiero e resistenze, alla fine abbiamo immaginato potesse esistere, assumendo una forma data dai limiti di questo nuovo stato delle cose. Concepiamo questo tempo non come una pausa dalla “vita normale”, ma la nostra realtà attuale, in continua mutazione.
Se Nobody's si fonda sull’incontro dei corpi, in un determinato spazio, per un tempo circoscritto, che cosa possiamo scambiare e quale valore può avere questo incontro, dal momento che i nostri corpi non possono incontrarsi? Può questa essere l’occasione per entrare nel merito di questi bisogni e, attraverso la condivisione di pratiche, sperimentare ed esplorare come mettervisi in relazione?
Instagram at @nobodys_planet
Abbiamo così strutturato una proposta possibile, mantenendo Nobody's nei giorni in cui era stato programmato, dal 4 al 9 maggio 2020, ma creando nuove condizioni. Questa decisione ha dovuto tenere conto dei limiti che derivano da una versione di Nobody's online: limiti di superamento della soglia di stress – soglia già compromessa da questa saturazione dell’online – , limiti di gestione e tenuta dello strumento, limiti di accessibilità.
Abbiamo costruito assieme un formato che comprendesse e alternasse sia momenti di scambio online che offline, dividendo i tempi e gli spazi degli incontri in stanze: la dark room, ovvero l’offline, era il tempo della vita dedicata a Nobody's in cui non eravamo conness*. Le pratiche, lanciate attraverso una chat telegram comune, potevano avvenire anche nei nostri spazi privati, senza una condivisone diretta e imminente. L’hang out room era uno spazio online, attivo 24 ore su 24, in cui condividere le pratiche e il cui accesso era regolato da desiderio, responsabilità e gestione di tempi e risorse individuali. Ogni giorno alla stessa ora, questo spazio online diventava la check-in room, poi ribattezzata Inefficiency-Buffer-Zone, che ospitava incontri cui partecipiavamo tutt*, per scambiarci feedback e fare proposte per i giorni successivi.
NOBODY'S INDISCIPLINE 2020/UNTOUCHABLE VERSION è stato un esperimento comunitario, per generare connessioni, alleanze, pensiero e azione, e per provare a usare l’opportunità, se esiste, di questo stato delle cose.
Se le versioni precedenti davano centralità alla città e agli spazi che ospitavano gli incontri, quest’anno il limite della mobilità ha esteso geograficamente il formato, rendendo possibile una connessione tra persone che si trovavano in continenti diversi, contemporaneamente, in tempi della giornata differenti e che fruivano della connessione on e offline 24 ore su 24.
Post pubblicato su facebook da Veza Maria Fernandez sabato 9 maggio 2020