
© Pietro Bertora
Brinjë me Brinjë
Genny Petrotta
Durata: 20'
Biglietti
Intero: 13 €
Under 30 / over 65 / gruppi: 9 €
Studenti: 6,50 €
Membership: compreso nell'abbonamento
Al centro di Brinjë më Brinjë, “da costola a costola”, c’è la storia delle Burrnesha, donne che in alcune comunità balcaniche hanno assunto identità maschili secondo le regole del Kanun, antico codice albanese. Il lavoro combina in modo sapiente performance live e installazione video multicanale per riflettere sugli stereotipi veicolati dai media occidentali e aprire una riflessione sulla relazione tra potere, genere e identità. Per farlo Genny Petrotta, artista arbëreshë con base a Palermo, si rifà al monologo di Amleto, nella versione di Amelia Rosselli e nella traduzione albanese di Ledia Dushi, che orienta una partitura di immagini e movimento affidata in scena alla danzatrice e coreografa Cristina Rizzo e in video a Gloria Dorliguzzo, con musiche di Angelo Sicurella.
Genny Petrotta è un’artista arbëreshë con base a Palermo. La sua ricerca artistica intreccia riflessioni poetiche sull’identità e sulla rappresentazione di storie dimenticate o distorte dal racconto dominante. La sua pratica spazia tra film, installazione e performance, abbracciando un processo cinematografico in cui scrittura poetica, ricerca e immagini in movimento dialogano costantemente. Nel 2023 il suo progetto “Mamma Perdonami” ha ricevuto il supporto dell’Italian Council (XII edizione) e la On the Road Production Fellowship di Autostrada Biennale. Il suo lavoro è stato esposto e proiettato in istituzioni ed eventi tra cui Transeuropa Festival (Romania), Autostrada Biennale (Kosovo), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Italia), Museo delle Civiltà (Italia), Postane (Turchia) e Manifesta 12. Dal 2016 fa parte del collettivo artistico Il Pavone. Parallelamente, ha sviluppato collaborazioni continuative con artisti e filmmaker, ricoprendo ruoli che spaziano dalla produzione creativa alla ricerca d’archivio.
Crediti
Installazione video, performance: Genny Petrotta
Ideazione, regia, camera, editing: Genny Petrotta
Performer: Gloria Dorliguzzo, Cristina Kristal Rizzo
Con la partecipazione di: Drande Dodaj, Ledia Dushi
Musiche, sound design: Angelo Sicurella, Limone Lunare
Estratto musicale da: Kënga e Lazarit, eseguito da Saverio Guzzetta
Voce e poesia: Ledia Dushi
Estratto poetico da: La Libellula di Amelia Rosselli
Produttore esecutivo: Luca Bradamante
Producer: Elena Castiglia
Aiuto regia: Arlind Kola
Prodotto da: Luca Bradamante per Alción
Coprodotto da: Federica Maria Bianchi per Snaporazverein
Con il supporto di: Istituto Italiano di Cultura di Tirana, Art Explora
Progetto sostenuto da FONDO network per la creatività emergente coordinato da Santarcangelo dei Teatri e realizzato con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Centrale Fies, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione I Teatri – Reggio Emilia, Fuorimargine / Centro di produzione della danza in Sardegna, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | Centro di Residenza Emilia-Romagna, Lavanderia a Vapore / Fondazione Piemonte dal Vivo, OperaEstate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea, Ravenna Teatro, SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione della Liguria, Teatro Stabile dell’Umbria, Triennale Milano Teatro
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Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari

