Dancer of the Year
Trajal Harrell
Durata 50’
Prima italiana
Trajal Harrell torna a Milano per la prima italiana del suo nuovo lavoro, Dancer of the Year. Negli ultimi due decenni il coreografo americano, tra i più originali e ammirati della scena mondiale, si è dedicato a reimmaginare la storia della danza contemporanea e le sue subculture (tra cui il voguing), attraverso una serie di coreografie trasgressivamente originali, presentate in spazi teatrali ed espositivi. Questo nuovo solo è stato creato in risposta alla sua stessa nomina come “danzatore dell’anno”, selezione fatta dal Tanz Magazine nel 2018. Il premio ha provocato un processo di riflessione, sia sul suo percorso personale sia sul valore della danza come pratica artistica. Importanti domande sulla trasmissione culturale ritornano in questo solo che mette in gioco emozioni forti: l’influenza del Butoh e del coreografo giapponese Tatsumi Hijikata sono messe alla luce e analizzate, sollecitando riflessioni politiche sulla danza e su come mettere in scena l’identità.
Trajal Harrell ha acquisito notorietà nel mondo della danza contemporanea con la serie di lavori Twenty Looksor Paris is Burning at The Judson Church, che sovrappone concettualmente la tradizione del vogue con quella della danza postmoderna. Considerato uno dei coreografi attivi più importanti, ha presentato i suoi lavori,tra gli altri, al Manchester International Festival, al Centre National de la Danse Paris, al Walker Arts Center, al Schauspielhaus Bochum, e al Munich Kammerspiele. Ha presentato lavori performativi in contesti di arte visiva come MoMA PS1, Performa Biennial, Ludwig Museum, Hammer Museum, Centre Pompidou. Di recente è diventato noto per «Hoochie Koochie», la prima esposizione del suo lavoro performativo (1999-2016) al Barbican nel 2017. Il suo lavoro verrà presentato alla Biennale di San Paolo e nel 2023 gli verrà dedicata una retrospettiva al Moscow Garage. Attualmente la sua compagnia ha sede presso la Schauspielhaus di Zurigo, dove Harrell è uno dei direttori.