© Vibe Stalpaert

Performance

FUCK ME BLIND

Matteo Sedda

21 marzo 2026, ore 17.00

Durata: 40'

Biglietti
Intero: 13 €
Under 30 / over 65 / gruppi: 9 €
Studenti: 6,50 €
Membership: compreso nell'abbonamento

Matteo Sedda, vincitore di DNAppunti Coreografici, porta in scena FUCK ME BLIND, un duo coreografico ispirato a Blue, l’ultimo film autobiografico di Derek Jarman, girato poco prima della morte del regista a causa di complicanze legate all’AIDS. L’International Klein Blue, colore simbolo per Jarman e unica immagine del film, diventa il punto di partenza per una ricerca fisica e sensoriale sul corpo, costantemente in rotazione, proiettato verso l’infinito. Seguendo il linguaggio non narrativo del film, FUCK ME BLIND crea un’esperienza ipnotica, immersa in un paesaggio visivo di forte carica emotiva e simbolica, in cui i performer condividono un unico punto di gravità. In un dialogo fluido tra tensione e abbandono, Eros e Thanatos, i due danzatori si sfiorano, si rincorrono, si trasformano, in un equilibrio fragile e misterioso, fino a evocare una nuova danza homo-folk.

Matteo Sedda è un coreografo, danzatore e attivista di origine sarda. Collabora come freelance per diversi artisti, tra cui Jan Fabre, Enzo Cosimi, Aïda Gabriëls, Igor x Moreno. Dal 2018 porta avanti una ricerca coreografica profondamente segnata dalla sua esperienza con l’HIV. Esplorando il desiderio e la vulnerabilità, mira a creare nuove rappresentazioni dell’AIDS che rinnovino il dialogo tra memoria storica e rielaborazione artistica. Nel suo primo assolo, POZ! il suo coming out come persona che vive con HIV è diventato al contempo un manifesto politico e artistico. Vincitore di DNAppunti Coreografici 2024, FUCK ME BLIND ha debuttato il 19 ottobre a Romaeuropa festival.

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Crediti

Idea e regia: Matteo Sedda
Coreografia e performance: Marco Labellarte, Matteo Sedda
Suono: Gio Megrelishvili
Drammaturgia e disegno luci: Margherita Scalise
Mentorship: Igor Urzelai Hernando, Moreno Solinas
Produzione: Fuorimargine - Centro di Produzione di danza e arti performative (IT)
Produzione delegata: la Balsamine (BE)
Coproduzione: Théâtre de Vanves (FR), la Balsamine (BE)
Residenze: S’ALA – spazio per artist* (IT), con il supporto di Ad Lib - Residenze Belgio LIBITUM (BE), Destelheide (BE), Residenza presso lo Studio Thor con il supporto della compagnia Thor / Thierry Smits (BE), Festival Pedra Dura (PT), Bora Bora (DK), BAMP (BE)
Ringraziamenti: FESTIVAL + DE GENRES (FR), Aids, archives, and arts assemblies in Belgium (BE), oester (BE), LILA Cagliari (IT) e Benoit Van Aken
Matteo Sedda è accompagnato da Grand Studio (FR)
Progetto vincitore di DNAppunticoreografici promosso e sostenuto in collaborazione tra Fondazione Romaeuropa (IT), Gender Bender Festival (IT), Triennale Milano Teatro (IT), Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni (IT), Operaestate Festival/Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa (IT), L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino (IT)

Highlights

© Bruno Simão

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© Vibe Stalpaert

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Lampadario "carciofo" di Poul Henningsen, nella sezione della Danimarca
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Veduta della Torre Littoria
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Modella posa nella sezione del Messico durante un servizio fotografico di moda
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Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore.<br/>Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore.
Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
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