
Happy Hour
Ingresso libero dalle 15.00 alle 18.00
La performance trasforma il foyer di Triennale in un paesaggio di condizioni di vita. Movimenti, ritmi e distanze rivelano le strutture invisibili della convivenza, mentre la ripetizione traccia le interrelazioni tra corpo e ambiente, tra individuo e collettività. Il pubblico è libero di andare e venire in qualsiasi momento, di partecipare attivamente o di trovare un momento di riposo. Attraverso partiture performative e strutture di gioco, gli artisti creano apparati reattivi e situazioni fittizie che invitano a immaginare realtà alternative, generando al contempo una distanza che favorisce la riflessione. Nel rifugio temporaneo della reciprocità, potremmo rivelare il fatto fondamentale che tutti noi abitiamo la stessa aria e lo stesso spazio e che, quindi, siamo essenzialmente uguali.
Cecilia Xuetong Feng (Pechino) è un’artista e designer che vive e lavora a Berlino. La sua pratica interdisciplinare esplora i meccanismi della percezione, articolando le soglie tra presenza e assenza e mettendo in scena l’apparato dello sguardo. Le sue performance erano presentate al Watermill Center (New York), allo Studio Alta (Repubblica Ceca), al Teatro Sfumato (Bulgaria) e al Tranzit House (Romania), così come a Liebig 12, NYT Art Space, Taborkirche e Flusser Archiv (Berlino). Ha inoltre preso parte a opere di artiste e artisti quali Isabel Lewis, Eva Koťátková, Simone Forti e Robert Wilson. Come scenografa, i suoi lavori erano realizzati presso Uferstudios e Stadttheater Spandau (Berlino), Potsdamer Tanztage e Ars Electronica. Dal 2023 collabora con lo scenografo Jan Pappelbaum a produzioni tra New York e Berlino.
Crediti
Concept: Cecilia Xuetong Feng
Performance: Giulia Turetta, Marta Vergani, Cecilia Xuetong Feng
Collaborazione alla ricerca: Alessandra Grieco, Chelsea Reichert
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Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
