RI TE
Marlene Montero Freitas & Israel Galvan
Biglietti in vendita dal 22 dicembre 2024 alle ore 12.00. Con le membership Explorer, Insider e Supporter disponibili in anteprima dal 20 dicembre.
Durata: 60'
Da un lato c'è la coreografa capoverdiana Marlene Monteiro Freitas, la cui danza unisce estrema precisione e libertà, movimenti meccanici ed espressionismo. Dall'altra parte c'è Israel Galván, uno dei ballerini di flamenco più conosciuti al mondo. RI TE nasce dall’incontro tra due mondi apparentemente lontani, accomunati dal ritmo e dalla capacità di combinare la tensione con un'espressività ardente. Sul palco, uno di fronte all'altro, tessono un dialogo nuovo eppure immediato: una grammatica di passi coreografici, gesti scattanti e interruzioni improvvise, mescolando sfida e seduzione. Un momento di pura gioia e umorismo, che utilizza solo il linguaggio del corpo, nella sorpresa dell'improvvisazione e della scoperta reciproca.
Marlene Monteiro Freitas, nata a Capo Verde nel 1979, ha lavorato con coreografi come Loïc Touzé, Emmanuelle Huynh, Tânia Carvalho e Boris Charmatz. Tra le sue creazioni ricordiamo RI-TE (2022, con Israel Galván), gli spettacoli Bacchae- Prelude to a purge e Idiota e l'esposizione X AND (2022, basata sulla pittura di Alex Silva), Canine Jaunâtre 3 (2018, per Batsheva Dance Company), (M)imosa (2011, con Trajal Harrell, François Chaignaud e Cecilia Bengolea). Nel 2015, a Lisbona, ha co-fondato P.OR.K, che da allora produce il suo lavoro. Nel 2018, le è stato conferito il Leone d'Argento dalla Biennale di Venezia.
Israel Galvàn nasce a Siviglia in una famiglia di artisti: sia il padre, José Galván, sia la madre, Eugenia de los Reyes, sono ballerini. Intraprende una formazione in flamenco classico, ma sin dalla sua prima creazione, ¡Mira! / Los zapatos rojos (1998), apre la strada a un manifesto per un nuovo spirito della danza flamenca. Ricodifica il linguaggio fisico del flamenco, utilizzando non solo modalità espressive a esso genealogicamente vicine, come la corrida, ma anche aspetti performativi di altri rituali della cultura popolare, dal calcio all’attivismo al crossdressing. Ogni sua creazione è una pietra miliare nella propria ricerca di una danza che cerca di liberarsi da alcune caratteristiche ereditate da un flamenco cristallizzato. Ha ricevuto premi prestigiosi come il Premio Nacional de Danza, il Bessie Performance Award, il National Dance Award for Exceptional Artistry. Nel 2016 ha ricevuto il titolo di Officier dans l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia. Inoltre, è tra i protagonisti della docuserie di Netflix Move ed è artista associato del Théâtre de la Ville di Parigi.