Broken Nature Commissioni Speciali

La mostra tematica include alcuni lavori commissionati appositamente per l’occasione. I progetti commissionati propongono approcci creativi che mirano a correggere il corso autodistruttivo dell’umanità ma anche a pensare in maniera diversa alla nostra relazione con l’ambiente e con tutte le specie presenti sul pianeta, inclusi gli esseri umani. Questi progetti sono in diversi casi la continuazione di un corpo di opere iniziato in precedenza e vogliono incoraggiare i designer a considerare la loro pratica come un’attività a lungo termine.

Ore Streams

Formafantasma

Formafantasma, Ore Streams, production images. 2017

Ore Streams è un’indagine sul riciclo di preziosi rifiuti elettronici. Il duo di designer Formafantasma (Andrea Trimarchi e Simone Farresin) vuole capire come il design possa essere impiegato per correggere i difetti nell’attuale sistema del flusso dei rifiuti. Oltre a migliorare il sistema, il design può suscitare un cambiamento attitudinale meno consapevole verso la considerazione dei rifiuti non come tali ma come nuovi materiali. Il progetto ha avuto inizio durante la NGV Triennial di Melbourne nel 2017. Il lavoro è composto da un’analisi approfondita del ciclo dei rifiuti e da una collezione di mobili per ufficio costruiti con materiali riciclati e non più vendibili.

Broken Nature Portrait #1: Formafantasma

Birdsong

Sigil Collective

Sigil, My Hopes Near Me. 2019

Sigil (Khaled Malas, Salim Al-Kadi, Alfred Tarazi, and Jana Traboulsi) è un collettivo con sede a Beirut e a New York. Attraverso una serie di interventi visuali, figurativi e site-specific, cerca di esplorare le metamorfosi, al contempo meravigliose e terrificanti, del paesaggio arabo segnato dalle lotte passate e contemporanee. Il contributo del collettivo a Broken Nature, intitolato Birdsong, investiga il rapporto e il coinvolgimento che esiste tra gli uccelli (o “corpi dell’aria”, reali o fantastici), gli umani, il paesaggio e la storia della Siria.

Broken Nature Portrait #2: Sigil Collective

The Room of Change

Accurat

Giorgia Lupi, Test per The Room of Change. 2019

The Room of Change è un’installazione composta da una sorta di arazzo di dati, che illustra come molteplici aspetti del nostro ambiente siano cambiati nei secoli passati, come stiano ancora cambiando e come probabilmente cambieranno in futuro. Combinando diverse fonti di dati che descrivono il mondo tanto da una prospettiva globale quanto da un punto di vista locale e individuale, l’installazione racconta storie di persone e l’evoluzione nel tempo della loro relazione con ciò che le circonda, in una stratificazione di informazioni dense e granulari che evidenzia quanto i cambiamenti siano capillari ad ogni scala.

Si ringrazia Repower per il generoso supporto a The Room of Change.

Broken Nature Portrait #3: Accurat

Totems

Neri Oxman and The Mediated Matter Group

Neri Oxman and The Mediated Matter Group, Totems, Rendering. 2019

Neri Oxman, architetto e designer, professore al MIT Media Lab, è fondatrice e direttrice del gruppo universitario di ricerca Mediated Matter, che indaga come il digital design e le tecnologie costruttive possano agire come mediatori tra gli umani e l’ambiente per trasformare in modo radicale la progettazione e la costruzione del mondo che ci circonda. Il loro progetto per la XXII Triennale di Milano utilizzerà la melanina – il pigmento naturale la cui concentrazione definisce il colore della pelle umana – su scala architettonica. Il lavoro di Neri Oxman e del Mediated Matter Group sarà una dimostrazione di come il design, a tutte le scale, possa essere un commento potente, poetico e rigorosamente scientifico, sui pregiudizi e gli errori umani.

La mostra tematica include alcuni lavori commissionati appositamente per l’occasione. I progetti commissionati propongono approcci creativi che mirano a correggere il corso autodistruttivo dell’umanità ma anche a pensare in maniera diversa alla nostra relazione con l’ambiente e con tutte le specie presenti sul pianeta, inclusi gli esseri umani. Questi progetti sono in diversi casi la continuazione di un corpo di opere iniziato in precedenza e vogliono incoraggiare i designer a considerare la loro pratica come un’attività a lungo termine.

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