L’atto di vedere con i propri occhi
Romeo Castellucci
Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria (fino a esaurimento posti)
Nell’ambito della stretta collaborazione con Triennale, Romeo Castellucci presenta una serata interamente votata alla settima arte. Un ciclo di proiezioni cinematografiche – tra corti e lungometraggi selezionati personalmente dall’artista cesenate – che esplora autori di culto e opere sperimentali, aprendo spaccati non convenzionali sulla storia del cinema. Un percorso immersivo nelle immagini in movimento che ci introduce ai riferimenti e all’immaginario visivo del Grand Invité 2021-2024 di Triennale.
Programma
– In Absentia, di Stephen Quay, Timothy Quay (2000, 20', UK)
– The Act of Seeing with One's Own Eyes, di Stan Brakhage (1971, 32', USA) –
– Burning Car, di Superflex (2008, 7’)
– Elephant, di Alan Clarke (1989, 39', UK)
– Take the 5:10 to Dreamland, di Bruce Conner (1976, 6’, USA)
– Libera me, di Alain Cavalier (1993, 75', Francia)
– Wind, di Marcell Ivànyi (1996, 7’, Ungheria)
– Pièce touchée, di Arnold Martin (1989, 16’, Austria)
– Hard to Be a God, di Aleksej German (2013, 180’, Russia)
Regista, creatore di scene, luci e costumi, Romeo Castellucci è conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un linguaggio fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. I lavori dell’artista – attivo dai primi anni Ottanta – sono stati presentati e prodotti dai più importanti teatri e festival internazionali, in oltre sessanta paesi che coprono tutti i continenti. È stato direttore della Sezione Teatro della Biennale di Venezia, artiste associé al Festival di Avignone e regista ospite allo Schaubühne di Berlino. Membro dell’Accadémie Royale de Belgique, Castellucci ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia e una laurea honoris causa dall’Ateneo di Bologna. Insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica francese, tra i molti e prestigiosi premi e riconoscimenti l’artista ha anche vinto due Golden Mask per la lirica.