Chi ha ucciso mio padre
Deflorian/Tagliarini
Durata 95'
Per la prima volta registi invece che drammaturghi o interpreti, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini dirigono la messinscena dell’ultimo racconto autobiografico di Édouard Louis, giovanissimo scrittore e intellettuale divenuto un caso editoriale in Francia che, con una prosa lucida e incisiva, offre un’analisi bruciante e accorata della lotta di classe, del rapporto tra dominati e dominanti. Interpretato da Francesco Alberici, Chi ha ucciso mio padre è un dialogo per voce sola, una lettera al padre in cui un figlio omosessuale consegna il padre, ossessionato dal maschile e dalla consapevolezza di essere a sua volta un emarginato, a una morte prematura – un decesso causato dalle leggi e dalle regole di un potere che ha smesso di guardare in faccia le persone che espelle quando sono di troppo.
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono autori, registi e performer. Nel 2008 hanno creato Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch. Tra il 2010 e il 2011 hanno lavorato al Progetto Reality che ha dato vita all’installazione/performance czeczy/cose (2011) e allo spettacolo Reality (2012), lavoro per il quale Deflorian ha vinto il Premio Ubu 2012 come Miglior Attrice. Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni (2013) ha vinto il Premio Ubu 2014 come Miglior Novità Italiana e il Premio della Critica come Miglior Spettacolo Straniero in Quebec, Canada, 2016. Hanno poi creato due lavori site-specific: Il posto (2014) e Quando non so cosa fare cosa faccio (2015) ispirato al film di Antonio Pietrangeli, Io la conoscevo bene. Per Il cielo non è un fondale (2016) Gianni Staropoli ha vinto il Premio Ubu 2017 per le migliori luci. Nel 2018 hanno debuttato con due progetti attorno al film Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni: Scavi e Quasi niente, per il quale Gianni Staropoli ha vinto un altro Ubu per le luci.