In Transit
Amir Reza Koohestani
Comédie de Genève
Cosa succede quando il regista si trova inavvertitamente nella stessa situazione dei suoi personaggi? L’inspiegabile intreccio tra finzione e realtà provoca una riflessione sul significato della narrazione. Amir Reza Koohestani, considerato uno dei più importanti registi iraniani della sua generazione, porta in scena il romanzo di Anna Seghers Transito, rifacendosi anche a un episodio della sua vita reale in cui è stato trattenuto dalla polizia di frontiera all’aeroporto di Monaco. In questo tempo sospeso, delle strutture invisibili dividono coloro che cercano rifugio da chi controlla il loro destino. Recitato in più lingue, il lavoro riflette sul paradosso del raccontare una storia da un punto di vista interno, con tutte le implicazioni politiche del caso.
Nato a Shiraz (in Iran) nel 1978, Amir Reza Koohestani è considerato uno dei maggiori registi di teatro iraniani della sua generazione. Dopo gli studi a Manchester, torna a Teheran dove i suoi lavori lo vedono protagonista di un movimento di rinascita del teatro iraniano.
Dopo una breve esperienza come attore, si dedica alla scrittura di testi teatrali, tra cui The Murmuring Tales (2000), acclamato dalla critica. Nel 2001 fonda il Mehr Theatre Group a Tehran. Con il primo spettacolo della compagnia, Dance on Glasses, Koohestani riceve il riconoscimento della critica internazionale. Nel febbraio del 2012 il film Modest Reception, con scenografia a quattro mani di Koohestani e Mani Haghighi, vince il NETPAC Award all’International Film Festival di Berlino. Negli ultimi 15 anni il lavoro di Koohestani è stato presentato in molte nazioni europee. I suoi testi teatrali sono noti per lo stile poetico, ed esplorano con simbolismo critico la vita quotidiana di personaggi imprigionati nella confusione del loro contesto.