Romances inciertos, un autre Orlando
François Chaignaud & Nino Laisné
Durata 70’
Per la replica di sabato 29 maggio è disponibile l'audiodescrizione in italiano per le persone con disabilità visiva.
Romances inciertos, un autre Orlando è un mosaico di musica, canto e danza in cui si intrecciano racconti, personaggi, ambienti e suoni tratti da tre storie di eroine androgine: La Doncella Guerrera, il San Miguel di Garcia Lorca e Tarara. Sullo sfondo di tradizioni popolari e letterarie spagnole, ci imbattiamo inaspettatamente nell’Orlando di Virginia Woolf, con le sue metamorfosi misteriose. Sia concerto musicale che esibizione vocale e balletto dell’opera in tre atti, il lavoro mette in scena le incessanti trasformazioni dei personaggi e dei motivi musicali. Interpretato da François Chaignaud e da quattro solisti di musica antica, Romances inciertos, un autre Orlando, co-diretto da Nino Laisné, segue le tracce di percorsi storici per riscriverli, immergendo il pubblico in un viaggio esilarante attraverso inarrestabili mutazioni.
Dopo essersi diplomato nel 2003 al Conservatoire National Supérieur de Danse de Paris, François Chaignaud ha collaborato con diversi coreografi e ha creato performance in cui danza e canto si uniscono intrecciando diverse ispirazioni. Anche storico, François Chaignaud ha pubblicato L'Affaire Berger-Levrault: le féminisme à l'épreuve (1898-1905). La sua curiosità per la storia lo ha spinto ad avviare varie collaborazioni, in particolare con l'artista Marie-Caroline Hominal (Duchesses, 2009) e Théo Mercier (Radio Vinci Park, 2016). Frutto del dialogo tra Chaignaud e Cecilia Bengolea sono una serie di opere che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali, tra cui: Pâquerette (2008), Sylphides (2009) e DubLove (2013-2016). Nel 2017 Chaignaud ha creato Romances inciertos, un autre Orlando, in collaborazione con Nino Laisné. Nel 2018 ha prodotto Souflette, un brano per 14 danzatori del Ballet Carte Blanche (Norvegia) e nel 2019 Symphonia Harmoniæ Cælestium Revelationum, in collaborazione con Marie-Pierre Brébant, ispirandosi alle opere musicali di Hildegarde de Bingen. Nel 2020 ha realizzato GOLD SHOWER in collaborazione con l'icona butoh Akaji Maro, e ha coreografato Un Boléro, ispirato al lavoro di Bronislava Nijinska, con Dominique Brun e l'orchestra Les Siècles.
La ricerca artistica di Nino Laisné combina diverse tracce in maniera squisitamente originale, scavalcando confini di genere. Negli ultimi anni ha creato un universo unico incentrato sull’immagine. Attraverso la sua conoscenza di musica e film, crea dialoghi fatti di suoni invece che di parole. Caratterizzati da una certa bizzarria, i suoi lavori – En présence: piedad silenciosa (2013), Folk songs (2014) o El Afelio (2017) – combinano linguaggi diversi e includono elementi storici e sociologici: arte, tradizioni popolari, moda, cabaret e opera. Os convidados (2010) e Esas lágrimas son pocas (2015) sono esempi di come la sua arte unisca diverse tendenze, dalla realtà quotidiana alla finzione, e viceversa. I suoi progetti sono stati presentati in contesti internazionali: in Portogallo, Germania, Svizzera, Egitto, Cina e Argentina. I suoi lavori video più recenti sono stati presentati in cinema e festival di rilievo, come FID a Marsiglia, FIAC a Parigi, Papay Gyro Nights Hong Kong Festival, Festival Internacional de Cinema de Toluca e Festival Periferias in Huesca. Attualmente, Nino Laisné è un membro dell’Académie de France a Madrid, nella Casa de Velázquez.