

Tosin Oshinowo, Ngarannam UNDP Village, Nigeria, foto di Tolu Sanusi
Cities
Da secoli, le città rappresentano spazi di possibilità, dove le distanze si accorciano e gli squilibri si riducono grazie al dialogo e all’interazione tra le diversità. Oggi, però, sono anche i contesti in cui le disuguaglianze crescono più rapidamente e in modo sempre più evidente. Cosa possono fare l’urbanistica e l’architettura per ristabilire un equilibrio tra abitanti, città e opportunità? La mostra si configura come un atlante di luoghi, temi e progetti provenienti dalle terre abitate dell’intero pianeta, raccolti in una geografia immaginaria. L’obiettivo è quello di proporre un’idea di sviluppo diversa da quella tradizionale, tipica delle analisi economiche e geopolitiche delle disuguaglianze, e suggerire inaspettati percorsi di crescita. All’interno di un paesaggio urbano astratto, frammentato e globalizzato, trentacinque installazioni site specific realizzate da altrettanti autori di oltre trenta diverse nazionalità costruiscono una riflessione corale sulla nuova dialettica tra ricchezza e povertà, società e comunità, ecologie e città, e sulle sorprendenti forme in cui queste possono manifestarsi oggi nei territori abitati dalla nostra specie.
Crediti
Il progetto è parte della 24a Esposizione Internazionale Inequalities.
A cura di: Nina Bassoli
Progetto di allestimento: (AB)NORMAL
Partecipanti: 51N4E; Alejandro Aravena, ELEMENTAL; Amos Gitai; Andrés Jaque, Office for Political Innovation; Boonserm Premthada, Bangkok Project Studio; Carlo Ratti, MIT Senseable City Lab; Davide Rapp; Hyperlocal; Interboro; Kazuyo Sejima & Associates; Kimia Zabihyan, Grenfell Next of Kin; Leonardo Galanti, Roberto Carro, Luca Rossomando, Salvatore Porcaro; Laboratorio Roma050; Limbo Accra; Lotus International; Manuel Herz Architects; Marina Otero Verzier; Michael Maltzan Architecture; Michael Obrist, feld72, TU Wien; MOS Architects; Noura Al Sayeh; OFFICE Kersten Geers David Van Severen; DnA_Design and Architecture e Canadian Centre for Architecture; HouseEurope! (houseeurope.eu), s+ (station.plus, D-ARCH, ETHZ), b+ (bplus.xyz); Rael San Fratello; Rural Urban Framework; Sex & the City; Space Caviar; Studio Anna Heringer; The Building Society; Tosin Oshinowo e Kachi Benson
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Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
