Mineral Acretion Factory, 2011, to present. Credits David Enon

In collaborazione con:
Ministero Europeo degli Affari Esteri, Institut français italiano e Ministero della Cultura

Curatore:
Catherine Geel

Comitato di ricerca:
Sarah Dulac, Clément Gaillard, Elizabeth Hale, Thomas Havet, Tiphaine Kazi-Tani, Anthony Masure, Océane Ragoucy.

Coordinazione :
Lola Carrel, Karl Nawrot, graphic designer

Design:
Sophie Breuil, designer

Architetti:
Block Architectes

Produttore esecutivo:
Marie Lejault, T&P Work UNit

Editor:
Catherine Geel

Executive editor:
Elizabeth Hale

Graphic Design:
Karl Nawrot

Website e network graphic design:
David Bihanic

Website e network sviluppo:
Trafik

Institut français:
Pierre Buhler, Anne Tallineau, Marie-Cécile Burnichon, Vincent Gonzalvez, Mantchini Traoré, Jean-François Guéganno, Hélène Conand, Marie-France Guillin, Giusi Tinella

Institut français Italia:
Christian Masset, Christophe Musitelli, Chloé Siganos, Delphine Picart, Pascale Just, Michele Pili, Laurence Auer, Augustin Favereau, Corinne Micaelli, Anne-Sophie Braud

Ministero della Cultura – Direzione generale della creazione artistica (DGCA)

Mostra

Francia
De la pensée au visible. Design As A Large Ring

La sezione francese della XXII Triennale di Milano è concettuale e contemplativa. Sostiene il ruolo vitale del pensiero nel design e l’importanza della connessione con la parola scritta come modo di comprendere il mondo. Desidera distaccarsi dal rumore, dalle bacchette magiche e dagli effetti pirotecnici, per rivelare, invece, un altro aspetto del design, attraverso la dimensione dell’oggetto che ospita: la superficie vergine, di nuova costruzione, priva di riferimenti sensoriali, rappresenta il momento in cui il progetto di design nasce. È fragile e mutevole come la Natura, come mostrano i lavori selezionati.

Nella realizzazione di progetti di design complessi che hanno a che fare con questioni ambientali e umane, la ricerca deve operare con tempistiche diverse, pensando alle eventuali trasformazioni. Questo non cambia la natura della disciplina, ma anzi ne espande gli obiettivi, i fini e i metodi. I designer che lavorano in queste aree sviluppano altre pratiche: diventano testuali, sperimentali, antropologiche, di mediazione, digitali; possono venire sviluppate in situ o in laboratorio. Si basano in primis sulla raccolta, l’osservazione e la ricerca, che sia pubblica o indipendente, personale o accademica. Si estendono in periodi di riflessione in istituti di alta formazione, scuole d’arte e università. Non cambiano la facciata del design, ma ne alterano il paradigma di produzione. Non soddisfano più il mercato, ma diventano cibo per la mente dei designer del futuro e dei loro nuovi approcci.

Crediti

Mostra prodotta da:
Institut français

In collaborazione con:
Ministero Europeo degli Affari Esteri, Institut français italiano e Ministero della Cultura

Curatore:
Catherine Geel

Comitato di ricerca:
Sarah Dulac, Clément Gaillard, Elizabeth Hale, Thomas Havet, Tiphaine Kazi-Tani, Anthony Masure, Océane Ragoucy.

Coordinazione :
Lola Carrel, Karl Nawrot, graphic designer

Design:
Sophie Breuil, designer

Architetti:
Block Architectes

Produttore esecutivo:
Marie Lejault, T&P Work UNit

Editor:
Catherine Geel

Executive editor:
Elizabeth Hale

Graphic Design:
Karl Nawrot

Website e network graphic design:
David Bihanic

Website e network sviluppo:
Trafik

Institut français:
Pierre Buhler, Anne Tallineau, Marie-Cécile Burnichon, Vincent Gonzalvez, Mantchini Traoré, Jean-François Guéganno, Hélène Conand, Marie-France Guillin, Giusi Tinella

Institut français Italia:
Christian Masset, Christophe Musitelli, Chloé Siganos, Delphine Picart, Pascale Just, Michele Pili, Laurence Auer, Augustin Favereau, Corinne Micaelli, Anne-Sophie Braud

Ministero della Cultura – Direzione generale della creazione artistica (DGCA)

Highlights

163 km2 Credits Astrid de la Chapelle

Flood Vs Drought, 2015 to present. Credits David Bihanic

Petrification machine, Emile De Visscher, 2018. Credits Hands Studio

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