Padiglione Rom e Sinti
E l'Una Non si Muove senza l'Altra
L'altare di Emília Rigová celebra l'opera, la carriera e la vita del suo alter ego, Bári Raklóri. Questo personaggio funge da catalizzatore per raccontare e abbracciare le origini Rom dell’artista, guidando il pubblico all’interno di un fitto groviglio di racconti personali e familiari.
L'allestimento espone cimeli personali, reliquie di famiglia, fotografie, proiezioni multimediali e opere d'arte, il tutto assemblato su una struttura di legno che rievoca un altare. Nella sua eterogeneità, l'intreccio estetico di questi elementi crea un'immagine suggestiva e trascendentale della incommensurabilità dell'identità Rom.
La figura di Bári Raklóri consente alla Rigová di basarsi sulla cosmologia e sulle forme conoscitive dei Rom, nonché sulla ricchezza delle loro tradizioni spirituali e materiali. L’artista sviluppa così nuove narrazioni e coltiva un immaginario autodeterminato della più grande minoranza etnica europea. Nell’elaborare storie Rom taciute e radicate in rizomi affettivi familiari, ne rivela il loro intreccio con le narrazioni storiche e nazionali europee.
La mostra è costituita da cinque ulteriori allestimenti scultorei sviluppati in collaborazione con la comunità Rom milanese. Questa cooperazione affettiva può essere intesa come la materializzazione delle voci di ciascuno dei collaboratori dell’artista, le quali narrano di storie personali ed illuminano l'intangibilità della propria comunità polifonica.